Per visitare gli scavi archeologici occorrerà salire verso sant’Ippolito ed il cimitero che ha davanti e invece che girare a destra per salire a questi ultimi, proseguire per la strada sterrata, si raggiungerà una piccola area verde attrezzata, 20 metri più avanti vi sono gli scavi.
In quest’area vi sono i resti di quello che fu un villaggio retico-romano fra il III secolo a.C. ed il II d.C..
Alla fine degli anni ’70 vi si tenne una campagna archeologica in cui vennero alla luce i due vani che possiamo vedere, non collegati fra di loro e con una superfice di circa 40 Mq.
Le pareti erano con buona probabilità costruite in pietra a secco e il coperto in legno e fibre vegetali.
Nella struttura di sinistra vi si nota anche una scaletta, interamente scavata nella roccia e in tutti e due sono presenti due piccoli pozzetti in cui vi si conservavano le scorte di cibo.
L’abitato con buona probabilità venne gradualmente abbandonato con la perdita di importanza della strada romana Claudia Augusta Altinate che transitava a fianco del Dosso di Sant’Ippolito su cui sorgeva il villaggio.