LABORATORI

Api e impollinatori – Laboratori pratici

Umberto Cinalli (Educatore ambientale)

Attività collaterali per l’approfondimento e l’approccio sensoriale al mondo delle api e degli insetti impollinatori

Si tratta di attività pratiche che hanno avuto l’obiettivo di approfondire la conoscenza di alcuni aspetti connessi con il mondo delle api (e degli impollinatori in generale)  quindi di stimolare relazioni di interesse e di cura (assunzione di responsabilità) attraverso la creazione di una esperienza emotivamente significativa.

Modulo impollinatori  – Insetti impollinatori: come creare un’oasi bee-friendly 

Più del 40% delle specie di invertebrati, in particolare api e farfalle, che garantiscono l’impollinazione, rischiano di scomparire; in particolare in Europa il 9,2% delle specie di api europee sono attualmente minacciate di estinzione (IUCN, 2015). Senza di esse molte specie di piante si estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività potrebbero essere mantenuti solamente ad altissimi costi attraverso l’impollinazione artificiale. Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. [ISPRA 2020] A scala globale, più del 90% dei principali tipi di colture sono visitati dagli Apoidei e circa il 30% dai ditteri (tra cui le mosche), mentre ciascuno degli altri gruppi tassonomici visita meno del 6% delle colture. Alcune specie di api, come l’ape occidentale (Apis mellifera) e l’ape orientale del miele (Apis cerana), alcuni calabroni, alcune api senza pungiglione e alcune api solitarie sono allevate (domesticate); tuttavia, la stragrande maggioranza delle 20.077 specie di apoidei conosciute al mondo sono selvatiche.

Si propone la realizzazione di piccoli vasi per impollinatori, utili per attrarre e supportare api e altri insetti impollinatori, quindi individuare e apprendere le modalità e gli strumenti utili per la realizzazione di uno spazio bee-friendly più grande presso la propria abitazione (balcone, giardino).

La proposta include dettagli su piante consigliate, dimensioni del vaso, tipo di terreno, esposizione solare e cure necessarie per garantire una fioritura continua e attrattiva per gli impollinatori.

Di seguito le fasi del laboratorio e i materiali.

  1. Scelta delle Piante:

Piante autoctone: specie native della zona, che si adattano meglio al clima e sono più attrattive per la fauna locale. Piante ricche di nettare e polline: Scegliere varietà che offrano abbondante cibo per api e altri impollinatori durante le diverse stagioni. Esempi: Calendula, tagete, coreopsis, fiordaliso, zinnia, cosmos, verbena, borragine.

  1. Dimensioni e Materiali del Vaso:

Dimensioni: Vasi di almeno 15/30 cm di diametro e di adeguata profondità per permettere uno sviluppo sano delle radici e un buon drenaggio. Materiali: Vasi in terracotta, plastica riciclata o altri materiali ecologici.

  1. Substrato:

Terriccio drenante: Miscela di terriccio universale, sabbia e materiale organico per un buon drenaggio e ritenzione idrica. Bicarbonato di calcio: Aggiungere bicarbonato di calcio per mantenere il pH del terreno neutro, favorevole alla crescita delle piante.

  1. Attrezzi e guanti

Modulo Batik –  Tecnica di tintura ma anche una vera e propria arte dalle origini antiche

Il Batik è una tecnica di colorazione per blocco con cera d’api dei tessuti che ha origine in India circa 2000 anni fa. L’origine della parola Batik deriva dalla parola giavanese amba (scrivere) e la parola indonese titik (“punto”, “fare punti”). Il Batik consiste nell’applicare cera calda in alcune zone del tessuto. Il metodo tradizionale di applicazione della cera si fa attraverso uno strumento chiamato canting, attraverso il quale passa la cera calda e a modo di penna si tracciano disegni sul tessuto, bloccando il passaggio del colore in queste zone.

La tecnica batik è così antica da aver reso impossibile agli studiosi stabilirne un’unica e precisa provenienza. Sappiamo di batik realizzati in India, in Africa, a Bali e in Egitto. Intendiamo per batik un procedimento decorativo del tessuto, che fa uso della cera d’api come sostanza impermeabile coprente. La tecnica prevede di coprire con cera alcune parti del tessuto e successivamente di immergerlo in un bagno di tintura colorante. Le parti del tessuto riservate dalla cera, non lasciando penetrare nelle fibre il colore della tintura, contrasteranno con le parti tinte.

Quest’arte decorativa permette delle alchimie cromatiche che danno origine a forme pittoriche di particolare bellezza. Conoscere e praticare una tecnica pittorica proveniente da altri Paesi, predispone ad accogliere nuove tradizioni e stimola la curiosità. 

La tecnica batik, consiste nel creare disegni su tessuto usando la cera come riserva di colore e poi immergendo il tessuto in un bagno di tintura. Le aree coperte dalla cera non verranno colorate, creando contrasti e motivi unici.

Nel laboratorio viene predisposto il materiale utile per sperimentare la tecnica in modo semplificato e per acquisire interesse e consapevolezza sull’importanza dell’antica arte che si basa sulla valorizzazione della cera d’api come elemento indispensabile e prezioso.

Materiali:

  • Tessuto di cotone bianco o chiaro (magliette, borse, sciarpe)
  • Cera d’api o paraffina
  • Pennelli di diverse dimensioni
  • Contenitori per sciogliere la cera (resistenti al calore)
  • Tinture per tessuti (colori a scelta)
  • Acqua calda
  • Sale grosso
  • Guanti in plastica
  • Fissativo per tessuti
  • Strofinacci o carta assorbente
  • Ferro da stiro
  • Tavolo o piano di lavoro protetto
  • Elastici, spago o mollette (per creare effetti particolari)

Modulo candele –  Arte è antica tradizione di un oggetto umile e affascinante

Fin dai tempi antichi, la candela ha rappresentato ben più che una semplice fonte di luce, con prove del loro utilizzo che risalgono a oltre 5000 anni fa. La sua piccola fiamma, capace di donare energia abbinata a un tenue chiarore, ha da sempre affascinato l’uomo, assumendo un valore simbolico e culturale profondo. Inizialmente utilizzate principalmente per l’illuminazione, le candele hanno assunto nel tempo un significato simbolico e sono state impiegate in vari contesti, dall’arte alla religione.

Nelle sue molteplici declinazioni, la candela si è trasformata in un elemento iconico, capace di evocare atmosfere suggestive, accendere passioni e nutrire riflessioni. Oltre al suo fascino intrinseco, la candela rappresenta un oggetto di studio interessante per diverse discipline scientifiche. La chimica per i principi di combustione che generano la fiamma, la fisica per i fenomeni di luce e calore che ne derivano, mentre la psicologia indaga il legame tra la luce tremolante e le nostre emozioni.

Sono illustrate le prassi e le modalità più semplici per la realizzazione di candele artigianali, approfondendo alcuni aspetti storici e culturali della produzione e uso delle candele.

Modulo A – Materiali per la produzione di candele (metodo con fusione)

Il metodo di fusione per fare le candele prevede lo scioglimento della cera e il suo successivo versamento in uno stampo, spesso con l’aggiunta di stoppini e fragranze o elementi decorativi e naturali. Questo metodo è versatile, permettendo di creare candele di varie forme e dimensioni, e può essere utilizzato con diversi tipi di cera d’api.

Materiali

  • Cera d’api.
  • Stampi in silicone
  • Stoppini di cotone
  • Ago per forare lo stampo e inserire lo stoppino
  • Coloranti (opzionale)
  • Fragranze (opzionale)
  • Stearina (opzionale)
  • Pentolino per sciogliere la cera a bagnomaria
  • Termometro
  • Bilancia

Modulo B –  Fare le candele con i fogli di cera d’api

Il metodo più semplice per creare delle candele è usare dei fogli cerei. Si tratta di veri e propri fogli realizzati facendo passare la cera all’interno di stampi che ricordano la trama esagonale tipica delle arnie. In genere questi fogli cerei vengono usati come “fondamenta” da fornire alle api per poter iniziare la costruzione di cellette in modo più rapido. Questi fogli, se naturali e biologici hanno un intenso profumo di miele!

Materiali

  • fogli cerei
  • forbici
  • stoppino
  • phon per capelli

PIANTE E INSETTI IMPOLLINATORI UN’ALLEANZA PER LA BIODIVERSITA’ – Umberto Cinalli (educatore ambientale)

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