Conclusioni del Chairman
CONVEGNO “API, BIODIVERSITÀ, PAESAGGIO E COMUNITÀ: UNA CULTURA DA CUSTODIRE E TRAMANDARE”
Pieve Tesino, 4 ottobre 2025
Intervento di sintesi e riflessione scientifica a cura di Riccardo Massantini
Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra ricerca scientifica, cultura del territorio e pratiche apistiche. Dai vari contributi è emerso un messaggio unitario: la salvaguardia delle api e degli altri impollinatori è inseparabile dalla tutela della biodiversità, dalla qualità del paesaggio e dalla consapevolezza delle comunità che lo abitano.
Durante il convegno è stata trattata la millenaria relazione tra piante e impollinatori, una vera “sinfonia della natura” in cui insetti e piante hanno coevoluto adattandosi reciprocamente. Tuttavia, questa armonia oggi è minacciata: perdita di habitat, pesticidi e cambiamenti climatici stanno compromettendo equilibri essenziali per la fertilità dei suoli e la produzione alimentare.
E’ stata messa in evidenza la straordinaria organizzazione sociale dell’ape mellifera, un vero e proprio “superorganismo” fondato su cooperazione, comunicazione e altruismo. L’eusocialità delle api, una delle forme più evolute di vita comunitaria, rappresenta un modello naturale di equilibrio e collaborazione, ma anche una metafora della convivenza umana basata su ruoli diversi e obiettivi condivisi.
È stato inoltre ricordato che gli apoidei comprendono oltre 20.000 specie nel mondo, molte delle quali selvatiche e poco conosciute, ma tutte essenziali per gli ecosistemi. Il loro declino – dovuto all’inquinamento, ai cambiamenti climatici e all’impoverimento genetico – costituisce un segnale d’allarme per la salute del pianeta.
Il focus sul Tesino ha offerto uno sguardo concreto sulla biodiversità locale. Attraverso l’osservazione della flora e della fauna impollinatrice, è emerso come questo territorio rappresenti un laboratorio naturale di eccezionale valore. La conoscenza scientifica diventa così un atto di responsabilità, capace di coniugare tutela ambientale e valorizzazione del paesaggio.
L’apicoltura, come ricordato da più relatori, è un’attività che unisce tecnica, etica e sostenibilità. Diventare apicoltori significa assumersi la responsabilità di mantenere un equilibrio sano tra uomo e natura. I dati di biomonitoraggio presentati hanno mostrato l’importanza di promuovere pratiche agricole rispettose dell’ambiente e di rafforzare il legame tra apicoltura, educazione e ricerca scientifica.
La relazione finale ha aggiunto una prospettiva storica ma soprattutto umana, riportando alla luce il legame profondo tra le comunità rurali e le api. Le api, custodi del tempo naturale, hanno accompagnato per secoli la vita contadina, rappresentando un simbolo di armonia con la terra e di equilibrio ecologico. Conservare questi saperi significa mantenere viva una memoria che unisce scienza, tradizione e identità.
In vera sintesi, il convegno ha dimostrato che la tutela degli impollinatori non è solo una questione ecologica, ma culturale e sociale. Le api sono sentinelle ambientali, ambasciatrici di biodiversità e maestre di equilibrio naturale. Proteggerle significa difendere la vita stessa e la bellezza del nostro pianeta.
Desidero ringraziare tutti i relatori per la qualità dei loro contributi – Paolo Fontana, Romano Nesler, Livia Zanotelli, Nicolò Di Sora, Rosalia Mantegazza e Franco Gioppi – insieme a Lorenzo Gecele, Presidente dell’Ecomuseo del Tesino Terra di Viaggiatori, e Christian Martinello, Presidente di APIVAL, per il loro costante sostegno, nonché co-organizzazione del convegno. Un grazie sincero anche al Segretario dell’Ecomuseo del Tesino Terra di Viaggiatori Fabio Franceschini, ai partecipanti e a tutte le istituzioni che hanno reso possibile questa giornata di dialogo e condivisione. Infine un grazie sentito va agli Enti patrocinanti del convegno: La provincia Autonoma di Trento, la Comunità di Valle e del Tesino, al Comune di Pieve Tesino di Castello Tesino e di Cinte Tesino.
Riccardo Massantini
Chairman del convegno
Pieve Tesino, ottobre 2025