
Si sono tenute nella mattinata di venerdì 6 settembre a Pieve Tesino le celebrazioni per i 20 anni di didattica e ricerca del Centro Studi Alpino dell’Università della Tuscia. Intitolato al celebre statista Alcide De Gasperi, “il Centro – come spiega il Presidente Riccardo Massantini – diventò certezza già nel 1991” grazie all’apporto del professor Enzo Avanzo, padre, ideatore ed artefice, assieme all’allora vicesindaco di Pieve Lido Gecele, di quello che nel tempo si sarebbe trasformato nel fiore all’occhiello dell’offerta culturale tesina. Un ruolo fondamentale in tal senso venne giocato oltre che dall’allora Preside della facoltà di Agraria prof. Giordano e dal Rettore Gian Tommaso Scarascia Mugnozza anche dalla Provincia e dal Comprensorio Bassa Valsugana e Tesino che sostennero fin da subito l’iniziativa recuperando e mettendo a disposizione dell’Università della Tuscia di Viterbo lo stabile, ex scuola e casa comunale di Pieve Tesino, che da anni ormai è sede del Centro. “Una partnership, quella tra la Comunità di Valle ed il Centro Studi Alpino, – spiega l’assessore Enrico Lenzi – che dura tutt’oggi, felici dell’investimento fatto a vantaggio dei giovani e di quella che sarà la società del futuro”.
A suggellare la bontà di un progetto tanto ambizioso quanto innovativo anche l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Giulio Andreotti che proprio nel ’91 intervenne per l’inaugurazione dell’edificio. Inaugurazione che venne successivamente ufficializzata nel 1999 con il vero e proprio “affido” dello stabile all’Università.
“Nel corso di questi 20 anni molteplici sono stati i traguardi raggiunti – spiega il presidente del Centro Riccardo Massantini – più di 300, infatti, le tesi realizzate cui si aggiungono più di 1.000 tirocinanti, 11 mila studenti ed oltre 35 mila pernottamenti”. Se a ciò si sommano i 20 progetti scientifici realizzati, le 80 summer school e le oltre 30 università Italiane che tramite i loro docenti o studenti hanno visitato il Tesino risulta piuttosto facile comprendere l’importanza del Centro Studi Alpino, soprattutto se si considerano le moltissime università internazionali grazie alle quali tale Centro ha potuto instaurare proficue collaborazioni.
Questi i dati di una “scuola” dalle diverse anime, non solo forestale, ma anche agroalimentare e idrogeologica. Un Centro Studi all’avanguardia che grazie al riconoscimento “plastic free”, ottenuto dal Ministero dell’Ambiente, e alla procedura per l’acquisto di materiale di consumo proveniente esclusivamente dalla gestione sostenibile delle foreste sta cercando di proiettarsi con successo nel futuro.
Tra le autorità intervenute il Presidente del
Consiglio Regionale Roberto Paccher, l’onorevole Martina Loss, il Presidente
della Comunità di Valle Attilio Pedenzini, la sindaca di Pieve Carola Gioseffi,
il direttore del Museo Casa De Gasperi Marco Odorizzi ed il Rettore
dell’Università della Tuscia Alessandro Ruggeri. La giornata ha rappresentato,
inoltre, l’occasione ideale per ricordare e premiare i tanti che nel corso
degli anni hanno garantito un apporto significativo al Centro, 32 infatti le onorificenze
consegnate, ma anche per scoprire la nuova collezione didattica di minerali
donata all’Università dall’Associazione di mineralogia trentina Giovanni
Antonio Scopoli. “Collezione – garantisce il presidente Massantini – che sarà
accessibile a tutta la comunità in maniera totalmente gratuita”.