Il costume tesino è famoso in tutto il Trentino per la sua bellezza e per la sua particolarità. Le sue radici affondano nell’ambulantato dapprima di pietre focaie e poi successivamente di stampe che portarono i tesini a viaggiare in tutto il mondo
A quel tempo era usanza che i mariti ed i fidanzati, al ritorno dai propri viaggi, portassero in dono alle amate, un fazzoletto di seta, un pezzo di stoffa particolare, un grembiule, un paio di orecchini, ecc. Si vennero così a delineare, col tempo, le caratteristiche di quello che è attualmente conosciuto come costume tesino, specialmente per quel che riguarda la parte femminile.
Le testimonianze e la bibliografia che documentano il costume tesino sono vaste e risalgono addirittura alla fine del 1700, quando il Montebello, nel suo Notizie storiche, topografiche e religiose della Valsugana e di Primiero, scrive che il vestito delle donne [tesine] è qui assai diverso dal rimanente della Valsugana… e Carl Von Lutterotti, nei primi anni ’30 dell’800 ce li presenta iconograficamente, questi costumi, con degli acquerelli che se pur non sono opere d’arte, ne riportano gli elementi essenziali: cucco, pettorina, nastri, grembiule, dappè. Seguono poi i manoscritti che descrivono accuratamente il costume tesino, sia maschile che femminile e le usanze delle donne tesine.
Nel corso dei secoli il costume tesino ha sicuramente subito delle alterazioni durate i secoli ma la sua unicità è rimasta tale che i tre Comuni hanno avviato un iter burocratico per proteggerne la particolarità.